OSTEOPATIA E PEDIATRIA

“Se la pianta piccola cresce storta, l’albero non sarà mai dritto” (Dr. Nicette Sergueef)

Una tra le più importanti e riconosciute pratiche osteopatiche, si rivolge al nascituro e a tutta l’età evolutiva in quanto fin dalla vita intrauterina il neonato può subire condizionamenti che aumentano esponenzialmente durante il travaglio ed il parto.

Il passaggio della testa del feto lungo il canale del parto determina un modellamento delle ossa craniche ed uno stimolo meccanico essenziale per uno sviluppo regolare di tutto il corpo. Questo stimolo evolutivo può però avvenire in maniera:
– anomala: anomali uterine, presentazione podalica, parto gemellare;
– difficoltosa: travagli lunghi, parto gemellare, uso di anestesia epidurale e/o ossitocina, estrazione con ventosa;
– o mancare come nel parto cesareo.

In entrambi i tipi di parto se l’adattamento fisiologico del cranio non avviene l’osteopata interviene per riequilibrarlo e permettere una migliore fisiologia, eliminando le disfunzioni ed evitando conseguenze future. A seconda della disfunzione cranica possono manifestarsi, a breve medio o lungo termine, problematiche inerenti all’apparato: respiratorio, digestivo, muscoloscheletrico, visivo,
occlusale e disturbi del sonno. In osteopatia pediatrica l’approccio manuale è sempre gentile e assolutamente non invasivo.

L’osteopata controlla il sistema craniale e attraverso tecniche dolci ne riequilibra il ritmo. L’intenzione è quella di ripristinare l’integrità strutturale e la continuità dei fluidi perché solo in questo modo il corpo potrà mettere in atto il suo potere d’autoguarigione. In molti paesi, europei e non, viene data molta importanza al ruolo dell’osteopata fin dalla sala parto assistendo alla dinamica del parto per poi verificare se il movimento craniale del neonato avviene
rispettando i limiti fisiologici.

DR. ALESSANDRO BETTIN